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Il progetto

Il progetto E.L.E.N.A, cofinanziato nell’ambito del Programma europeo REC (Rights, Equality and Citizenship) -JUST/2014/RGEN/AG/GEND/7803, è coordinato dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, realizzato con il supporto scientifico del Centro di Ricerca sulle Dinamiche Sociali e Politiche Pubbliche “Carlo F.Dondena” dell’Università Bocconi e in partnership con il Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il contesto di riferimento

La conciliazione tra lavoro e vita privata è un fattore essenziale della qualità della vita nelle società moderne e ne rappresenta un obiettivo comune. Una più equilibrata suddivisione tra tempi di vita e di lavoro per le donne e per gli uomini non può prescindere dal coinvolgimento attivo del mondo delle imprese, attraverso la realizzazione, anche da parte delle aziende, di azioni mirate ed incisive. In particolare, formule di lavoro agile e uso dei congedi parentali anche da parte degli uomini sono strumenti che, utilizzati più diffusamente, possono contribuire sostanzialmente ad un miglior equilibrio tra tempi di vita e di lavoro, a vantaggio sia delle donne che degli uomini.

Nonostante una generale tendenza verso una maggiore adozione di questi strumenti, i dati disponibili mostrano una certa eterogeneità tra paesi europei, evidenziando come in Italia il telelavoro non si configuri ancora affatto come opzione organizzativa, coinvolgendo meno del 6% della popolazione lavoratrice (dati del Politecnico di Milano, Osservatorio Smartworking, 2013).

In Italia il divario occupazionale tra uomini e donne, le rigidità nell'organizzazione del lavoro e la carenza di servizi sono aspetti strettamente collegati e rappresentano fattori determinanti del gender gap nel mondo del lavoro. Un ambiente di lavoro più flessibile sia sul piano spaziale che temporale può contribuire a ridurre le disparità esistenti tra lavoratori e lavoratrici con riferimento all’ingresso nel mondo del lavoro, alle opportunità di carriera e alla retribuzione.

Il Progetto

In tale contesto, il progetto E.L.E.N.A. “Experimenting flexible Labour tools for Enterprises by eNgaging men And women” - coordinato dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, realizzato con il supporto scientifico del Centro di ricerca sulle dinamiche sociali DONDENA dell’Università Luigi Bocconi e in partnership con il Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri– intende proporre nuovi strumenti di conoscenza e di intervento finalizzati a migliorare l’equilibrio tra tempi di vita e di lavoro della popolazione lavoratrice con la finalità di contribuire a rimuovere gli stereotipi a carico delle donne e agevolare l’assunzione di responsabilità familiari da parte dei padri.

In particolare, il Progetto è finalizzato: alla migliore comprensione degli effetti prodotti dall’adozione di soluzioni di lavoro “agile”.

Il progetto costituisce il primo tentativo di mostrare empiricamente attraverso un esperimento il modo in cui la promozione di questi strumenti produce sia risultati significativi in termini di qualità della vita di lavoratori e lavoratrici, sia benefici per le aziende, in termini di produttività dei dipendenti e di rafforzamento della capacità aziendale di trattenere i talenti; alla promozione dell’utilizzo dei congedi parentali e delle forme di lavoro flessibile da parte degli uomini.

Per il raggiungimento di questi obiettivi, sono stati messi a punto due filoni principali di attività:

  • la conduzione di uno studio empirico sul legame tra utilizzo di forme di lavoro “agile” e i suoi possibili esiti sull'organizzazione e la qualità della vita. Si tratta di un esperimento pilota del tipo caso-controllo, applicato per la prima volta in Europa nell'ambito della ricerca sociale. Lo studio sarà effettuato su un campione  significativo dipendenti di una grande società italiana e consentirà di confrontare i risultati ottenuti per il gruppo di soggetti “sottoposti” per un periodo di 9 mesi a lavoro flessibile, con la situazione del gruppo di controllo, avente caratteristiche analoghe, non “sottoposto” a lavoro flessibile. I legami causali individuati al termine dell’esperimento potranno costituire la premessa per la definizione di futuri programmi di intervento per la conciliazione in Italia ed in Europa;
  •  la realizzazione di una campagna nazionale di sensibilizzazione mirata ad incoraggiare i padri lavoratori a fare uso del congedo parentale e delle forme di lavoro flessibile. Attraverso spot televisivi e radiofonici diffusi dalle maggiori emittenti nazionali e l’affissione di poster su mezzi di trasporto e negli snodi di comunicazione più importanti del Paese, la campagna porterà l’attenzione degli uomini lavoratori su: il proprio diritto a prendersi cura dei figli; l’esistenza degli strumenti per poterlo fare; il grado di soddisfazione che deriva da questa scelta sia in termini personali che professionali.

Per saperne di più

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