13 novembre 2020
La Ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, ha preso parte giovedì 12 novembre all'evento di lancio di alto livello della fase 3 del Sistema di garanzia per i bambini vulnerabili (Child Guarantee) dell'Unione europea.
All'evento hanno partecipato, in video collegamento, il Commissario europeo per il lavoro e i diritti sociali, Nicolas Schmit; la Ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo; i rispettivi ministri di Bulgaria, Croazia, Germania, Grecia, Lituania e Spagna; la direttrice regionale dell'UNICEF per l'Europa e l'Asia Centrale e coordinatore speciale per la risposta ai rifugiati e migranti in Europa, Afshan Khan; la direttrice per gli affari sociali, DG Lavoro, affari e sociali della Commissione europea, Katarina Ivankovic-Knezevic.
“Il nostro Paese, scelto dall’Europa per sviluppare uno dei progetti pilota, è chiamato a investire fortemente sulle nuove generazioni, che sono un obiettivo strategico per l’Italia - spiega la Ministra Elena Bonetti -. Lo faremo con la prossima legge di bilancio e con il programma Next Generation EU. Ridurre la povertà educativa, obiettivo focus del progetto italiano nella Child Guarantee, è un'esigenza di pari opportunità per i cittadini del nostro Paese. L'Italia assicura tutto il proprio impegno perché questo progetto sia la direzione di futuro e la garanzia di pari opportunità per tutte le bambine e i bambini d’Europa".
Il Sistema di garanzia per i bambini vulnerabili (in inglese, European Child Guarantee) prevede in questa fase progetti pilota a cui partecipano 7 Stati membri, fra cui l'Italia, e che prevede l'utilizzo di approcci innovativi per rendere le persone di minore età una delle priorità nei bilanci nazionali e nei processi di pianificazione, per contrastare la povertà infantile e l'esclusione sociale.
Anche grazie alla collaborazione dell'UNICEF, i progetti pilota partiranno dal 2021. La fase pilota servirà per testare il programma in vista della apposita Raccomandazione che nel 2021 estenderà questo modello di intervento a tutti gli Stati membri dell'Unione.
Nel territorio dell'Unione europea sono più di un quarto i bambini a rischio di povertà o esclusione sociale. Per questo motivo, nel 2015, il Parlamento europeo ha sollecitato l'adozione di un'iniziativa europea che assicuri a ogni bambino a rischio di povertà o esclusione sociale in Europa di poter usufruire di: assistenza sanitaria gratuita; servizi educativi gratuiti; servizi per la prima infanzia gratuiti; condizioni abitative di qualità; nutrizione adeguata.