Nota in riferimento a quanto pubblicato dal quotidiano “Domani” in data 27 maggio 2022 nell’articolo “La CEI ha un elefante nella stanza: la pedofilia. ora tocca a Zuppi agire” di Federica Tourn

28 maggio 2022

L’articolo di Federica Tourn, pubblicato il 27 maggio 2022 sul quotidiano “Domani”, intitolato “La CEI ha un elefante nella stanza: la pedofilia. Ora tocca a Zuppi agire” definisce l’Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile, presieduto dal Capo del Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri, “poco più di una scatola vuota” che “istituito nel 2007, non ha funzionato che per pochi mesi, senza fornire i dati promessi sulla pedofilia nel nostro paese, men che meno azioni di prevenzione del fenomeno”. Aggiunge che “Ora viene resuscitato, con un nuovo "Piano nazionale di prevenzione e contrasto dell’abuso e dello sfruttamento sessuale minorile”, un vasto programma di sensibilizzazione che però ancora una volta non coinvolge le vittime”.

La Presidenza del Consiglio dei ministri svolge, per legge, dal 1998, funzioni di coordinamento delle attività di tutte le pubbliche amministrazioni in materia di contrasto allo sfruttamento sessuale e all’abuso sessuale dei minori e, dal 2007, per agevolare tali funzioni, è stato istituito l’“Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile”, composto da rappresentanti delle amministrazioni pubbliche interessate (Ministero giustizia, interno, salute, istruzione, lavoro e politiche sociali, affari esteri e cooperazione internazionale) incluse le Forze dell’ordine (Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza), e delle associazioni del terzo settore con più ampia diffusione territoriale e maggiore consistenza numerica, che perseguano, per statuto, le finalità dell’Osservatorio.

La composizione ampia garantisce non solo che siano rappresentate tutte le competenze scientifiche, ma anche che siano ascoltate le esperienze delle istituzioni e delle associazioni che operano più vicine a coloro che necessitano di tutela in un’azione congiunta di prevenzione e di contrasto.

L’Osservatorio acquisisce e monitora i dati e le informazioni di tutte le amministrazioni competenti allo svolgimento delle attività in tema di pedofilia e pornografia minorile nel Paese.

Tali dati - che nell’articolo si afferma essere stati “promessi” ma non forniti – sono, al contrario, raccolti, ogni anno, in una apposita Relazione che, per legge, è trasmessa al Parlamento dal Dipartimento per le politiche della famiglia e pubblicata sul sito istituzionale del Dipartimento stesso. L’ultima Relazione, riferita all’anno 2020, presenta un quadro completo di dati nazionali e un focus specifico connesso alla tutela di bambini e ragazzi da abusi e sfruttamento sessuale nella particolare situazione di emergenza sanitaria legata alla pandemia da Covid-19. La relazione relativa all’annualità 2021 è in corso di redazione e sarà pubblicata entro il corrente anno.

La durata dell’Osservatorio è triennale. Pertanto, nel gennaio 2021, l’organismo è stato regolarmente ricostituito e non “resuscitato” - come affermato dalla giornalista - in quanto mai abrogato: ha lavorato nell’ultimo anno e mezzo per elaborare e approvare, il 5 maggio 2022, il “Piano nazionale di prevenzione e contrasto dell’abuso e dello sfruttamento sessuale minorile”, la cui ultima stesura era del 2017, che è il documento nazionale programmatico e di pianificazione delle azioni future che le istituzioni, in collaborazione con la società civile, devono intraprendere per contrastare la pedofilia e la pornografia minorile.

Per la prima volta, è stato realizzato, attraverso una consultazione strutturata, il coinvolgimento di ragazze e ragazzi minorenni che hanno contributo, con le loro idee e i loro suggerimenti, alla definizione del Piano nazionale, formulando raccomandazioni che sono state recepite. Si è così inteso offrire al Paese un quadro organico di azioni da implementare a tutela delle persone di minore età per il contrasto dei fenomeni della pedofilia e della pedopornografia.

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