9 dicembre 2021
Il diritto all’ascolto, sancito dall’articolo 12, della Convenzione Onu del 1989, è uno dei quattro principi fondamentali della Convenzione ed ha come naturale postulato il diritto alla partecipazione.
Le Linee guida per la partecipazione di bambine e bambini e ragazze e ragazzi sono state elaborate dall’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza per definire un modello di partecipazione delle persone di minore età ai lavori che riguardano la predisposizione e l’attuazione del Piano di azione e di interventi per la tutela dei diritti dei soggetti in età evolutiva (Piano nazionale infanzia e adolescenza): l’attenzione alla dimensione dell’ascolto ne costituisce, infatti, un presupposto, così come, allo stesso modo, ogni riferimento al tema della partecipazione presente nella Convenzione Onu deve intendersi come naturale orizzonte di riferimento e orientamento. Esse, secondo quanto previsto dal Piano, saranno sottoposte alla Conferenza Unificata.
Le Linee guida sono, quindi, uno strumento metodologico nato principalmente per orientare il percorso dell’Osservatorio nazionale infanzia e adolescenza al fine di assicurare l’ascolto e la partecipazione dei minorenni in ogni fase del piano, a partire dalla fase di monitoraggio, con un approccio circolare strutturato nel tempo. Le Linee guida, tuttavia, hanno una portata molto più ampia, poiché si prefiggono di orientare alla cultura della partecipazione anche le Istituzioni, a tutti i livelli di governo, ed i diversi contesti nei quali i bambini e i ragazzi si sviluppano, rendendo così la partecipazione dei minori un elemento intrinseco e strategico rispetto ai processi decisionali che li riguardano.
Le Linee guida, infatti, sono pensate principalmente per gli adulti che condividono con bambini e ragazzi esperienze nei vari possibili contesti di vita, a partire dalla famiglia e dalla scuola e le altre agenzie educative formali e non formali, ma senza mancare di attenzione per gli altri, doversi ambiti che accolgono bambini e ragazzi in condizioni di difficoltà, come gli ospedali, i servizi di cura e protezione, quelli di supporto alle famiglie in condizioni di fragilità o del sistema giudiziario.
Il testo approvato raccoglie le istanze sulla partecipazione emerse dagli esiti della indagine svolta dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri, con la collaborazione dell’Istituto degli Innocenti di Firenze, che ha coinvolto ragazze e ragazzi 12-17enni, esplorando ciò che le ragazze e i ragazzi intendono con il concetto di partecipazione e come la sperimentino nei loro contesti di vita quotidiana, attraverso questionari on line e focus group.
Le Linee guida illustrano il significato profondo della partecipazione delle persone di minore età, mostrando come i professionisti – singolarmente o in gruppo – possono sostenere i ragazzi con i quali operano a partecipare alle decisioni che li riguardano. Vengono fornite indicazioni di metodo per stabilire un dialogo profondo tra adulti e ragazzi, compresi quelli in condizioni di fragilità o marginalità, nonché coloro che si trovano nella delicata fase di transizione all’età adulta, al fine di garantire a tutti e a tutte la possibilità di esprimersi risolvendo eventuali barriere, incluse quelle linguistiche, che potrebbero limitare processi autentici di partecipazione.
Sul piano internazionale ed europeo, inoltre, le Linee guida rappresentano un primo passo per dare concreta attuazione alle indicazioni in materia che provengono, in modo univoco, da diversi ambiti ed in particolare:
- dal Comitato sui diritti dell'infanzia delle Nazioni Unite che, nelle Osservazioni conclusive del 2019 al quinto e sesto rapporto periodico dell'Italia, ha raccomandato all’Italia di promuovere la significativa e rafforzata partecipazione di tutti i minorenni all’interno della famiglia, delle comunità e delle scuole e includere i minorenni nel processo decisionale relativo a tutte le questioni che li riguardano, anche in materia ambientale;
- dalla nuova Strategia dell’Unione europea sui diritti dei minorenni, adottata dalla Commissione europea il 24 marzo 2021, che formula specifiche raccomandazioni volte a garantire la partecipazione alla vita politica e democratica dell’Ue;
- dalla recente Raccomandazione in materia di sistema europeo di garanzia per i bambini vulnerabili (Child Guarantee), adottata in EPSCO il 14 giugno 2021, che attribuisce pari rilevanza alla partecipazione.
- dal Consiglio d’Europa che, per garantire la partecipazione attiva dei minorenni nella costruzione della prossima Strategia del Consiglio sui diritti dei minori (2022-2027), attualmente in corso di definizione, ha attivato una procedura di consultazione assieme ad un ristretto gruppo di Stati membri, tra i quali l’Italia.