I temi della povertà minorile e della esclusione sociale in Italia attraverso la voce dei ragazzi

25 febbraio 2022

Un gruppo di ventitré ragazze e ragazzi tra i 14 e i 21 anni provenienti da tutta Italia, hanno avuto l’occasione, lo scorso 24 febbraio, di confrontarsi sui temi della povertà minorile e della esclusione sociale con le istituzioni, così come previsto dall’esperienza pilota della Child Guarantee in Italia, ovvero il sistema europeo di garanzia che ha lo scopo di assicurare che bambini e adolescenti in situazioni di vulnerabilità abbiano accesso a servizi di qualità comuni in Europa.

Lanciato dalla Commissione europea e in fase di sperimentazione in sette Paesi tra cui l’Italia, il programma della Child Guarantee si è arricchito con la costituzione del Youth Advisory Board (YAB) italiano nel dicembre 2021 grazie alla collaborazione dell’UNICEF di concerto con il Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con il supporto tecnico dell'Istituto degli Innocenti di Firenze.

Lo YAB è l’organismo di partecipazione delle ragazze e dei ragazzi all’esercizio della Garanzia e rappresenta, nello spirito della Convenzione ONU per l’Infanzia e l’Adolescenza, lo strumento per ascoltare e coinvolgere bambini e ragazzi nella costruzione e implementazione della Garanzia europea. Nell’occasione dell’audizione del 24 febbraio gli adolescenti e giovani dello YAB hanno incontrato i rappresentanti del Gruppo di lavoro Politiche e interventi sociali a favore dei minorenni in attuazione della Child Guarantee incaricato di redigere il piano nazionale di contrasto alla povertà minorile e all’esclusione sociale in Italia.

Al centro dell’audizione in questione le tematiche illustrate e dibattute dai giovani hanno riguardato l’esclusione sociale come causa prioritaria già individuata dalla Child Guarantee in correlazione con altri temi di assoluta rilevanza come l’istruzione, la salute, l’alimentazione, le condizioni abitative, l’educazione e la cura della prima infanzia.

Riflessioni che i gruppi di tutti i paesi coinvolti dalla Child Guarantee hanno socializzato anticipatamente con oltre 900 coetanei, coinvolti attraverso un sondaggio online realizzato dallo stesso progetto.

L’audizione ha permesso ai ragazzi di rivolgere alle istituzioni presenti, nel corso dell’incontro in modalità on line, specifiche raccomandazioni come:

- contrastare l’esclusione garantendo pari accesso ai servizi e attraverso campagne di sensibilizzazione capaci di valorizzare le differenze come ricchezze;

- assicurare un sistema scolastico più attento alla sfera emotiva e psico-sociale degli alunni, con metodi di insegnamento innovativi e capaci di preparare all’inserimento lavorativo;

- garantire servizi sanitari più accessibili, anche nelle realtà periferiche, e più servizi di ascolto e di supporto psicologico, così come campagne di sensibilizzazione per contrastare lo stigma;

- promuovere campagne informative sui disturbi del comportamento alimentare e su come prevenirli, campagne di educazione alimentare e di contrasto ai modelli stereotipati;

- mappare i luoghi pubblici dismessi e abbandonati per rivalorizzarli.

Le ragazze e i ragazzi dello Youth Advisory Board hanno chiesto, infine, di investire sui meccanismi di partecipazione di bambini e adolescenti, anche attraverso risorse finanziarie dedicate che possano garantirne il funzionamento non solo a livello centrale ma anche nelle realtà locali e marginalizzate, così da assicurare, a tutte e tutti, di avere voce nei processi decisionali.

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