19 marzo 2020
L’occasione della festa del papà, celebrata in Italia ogni 19 marzo, è una ricorrenza civile che, quest’anno, vorrei celebrare con un significato ancora più profondo e incisivo.
In un presente pervaso di preoccupazione per l’emergenza sanitaria in corso, celebrare la “festa del papà” mi sembra una occasione propizia per rivolgermi a tutti i papà, e alle famiglie tutte, con un invito a reagire uniti. Ad assumersi insieme quel compito di cura e custodia verso le nuove generazioni a cui il nostro Paese oggi è chiamato.
Alle famiglie oggi è richiesto che siano un esempio di unità e solidarietà nazionale. Un impegno unico, che riconosce la famiglia come il primo dei luoghi dove testimoniare ai figli che il bene di ciascuna persona risulta naturalmente interconnesso con il bene dell’intera comunità: prendersi cura gli uni degli altri per stare meglio tutti.
Per cercare di aiutare le famiglie in questo sforzo comune risultano fondamentali un insieme di politiche attive: di protezione della salute, di supporto al lavoro, di sostegno ai redditi e, nello stesso tempo, di politiche a favore delle famiglie.
Ed è per questo che, nel recente pacchetto di misure “Cura Italia”, in qualità di Ministro per le pari opportunità e la famiglia, ho proposto, ed ottenuto, maggiori voucher e nuove estensioni dei congedi parentali oltre quelli già esistenti. Mi preme ricordare che per l’anno 2020 l’ultima Legge di bilancio ha ulteriormente aumentato da cinque a sette il numero dei giorni di congedo obbligatorio per i papà.
Iniziative che si prefiggono l’obiettivo di tutelare e valorizzare il ruolo dei genitori italiani, oggi chiamati, in diversa misura, a fronteggiare le difficoltà socio- sanitarie che investono il Paese. Corresponsabilità educativa e condivisione sono parole che devono rinnovare il nostro agire. Credo che questo momento di crisi possa rappresentare un’opportunità in questo senso.
Auguri a tutti i papà, a cui va il grazie e il sostegno di tutto il Paese.