150 milioni di euro ripartiti ai Comuni per la promozione dell’infanzia e dell’adolescenza

19 giugno 2020

Al fine di sostenere le famiglie, e realizzare ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19, il Dipartimento per le politiche della famiglia, le Regioni e l'Anci, hanno ripartito la somma di 150 milioni di euro del Fondo per le politiche della famiglia per l’anno 2020, risorse incrementate dall'articolo 105 recante “Finanziamento dei centri estivi 2020 e contrasto alla povertà educativa" del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34.

Grazie all'intesa sancita, il 18 giugno 2020, in Conferenza Unificata le risorse saranno destinate direttamente ai Comuni per la realizzazione di due filoni di attività:

  1. euro 135.000.000,00, per interventi di potenziamento dei centri estivi diurni, dei servizi socioeducativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa destinati alle attività di bambini e bambine di età compresa fra i 3 e i 14 anni, per i mesi da giugno a settembre 2020;
  2. euro 15.000.000,00, per finanziare progetti volti a contrastare la povertà educativa e ad implementare le opportunità culturali e educative dei minori.

Le attività che riguardano il primo filone potranno essere realizzate al più presto e gli interventi saranno attuati dai singoli Comuni anche in collaborazione con enti pubblici e con enti privati, con particolare riguardo a servizi educativi per l’infanzia e scuole dell’infanzia paritarie, a scuole paritarie di ogni ordine e grado, a enti del terzo settore, a imprese sociali e a enti ecclesiastici e di culto dotati di personalità giuridica.

I 15 milioni di euro destinati, invece, alla progettazione per il contrasto alla povertà educativa verranno successivamente trasferiti ai Comuni tramite avviso pubblico, in fase di definizione.

“Stiamo lavorando perché queste somme arrivino nel più breve tempo possibile direttamente nelle casse dei comuni” è la dichiarazione rilasciata dalla Ministra per le pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, dopo la seduta della Conferenza Unificata delle Regioni e delle Province autonome.

A fronte dei numerosi quesiti posti dai Comuni circa le modalità di spesa delle risorse ad essi destinate per le iniziative previste dalla disposizione di legge - l’utilizzo delle quali sarà monitorato dal Dipartimento per le politiche della famiglia sulla base della documentazione fornita da ciascun Comune come previsto dall'articolo 2, comma 7, del citato decreto 25 giugno 2020 - il Dipartimento ha pubblicato un messaggio contenente una sintetica casistica, utile all'impiego delle predette risorse ritenuto compatibile con le finalità previste dall'articolo 105, comma 1, lettera a), del decreto-legge n.34 del 2020.

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