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Fondo Famiglia – Intesa 2012

Intesa 2012 per il riparto della quota del Fondo per le politiche della famiglia 2012 a favore dei servizi socio-educativi per la prima infanzia e di altri interventi a favore delle famiglie

Ammontano a 70 milioni di euro le risorse del Fondo per le politiche della famiglia che il Governo, attraverso l'intervento del Ministro Andrea Riccardi, che ha la delega per la famiglia, nel 2012 ha messo a disposizione delle Regioni italiane per la nuova pianificazione di politiche per le famiglie a seguito di due specifiche Intese, sancite il 2 febbraio ed il 19 aprile 2012 in Conferenza unificata per il trasferimento alle Regioni di somme per un importo pari nel primo caso a 25 milioni di euro, nel secondo caso a 45 milioni di euro, destinate a due linee d'interventi:

proseguimento dello sviluppo e consolidamento del sistema integrato di servizi socio-educativi per la prima infanzia;

perseguimento di progettualità a favore degli anziani e delle loro famiglie.

Con appositi decreti di riparto in data 9 maggio 2012 sono stati assunti gli impegni di spesa per l'importo complessivo di 70 milioni di euro a favore delle Regioni e Province Autonome, ripartiti secondo quanto previsto nelle Intese.

L'attivazione di nuovi posti nido, sostenere i costi di gestione dei posti esistenti e migliorare l'offerta qualitativa del sistema dei servizi all'infanzia sono le finalità specificate dalle Intese stipulate tra Governo e Regioni. Queste ultime possono scegliere di cofinanziare gli interventi da realizzare, utilizzando oltre alle risorse statali assegnate in base all'intesa, anche risorse proprie.
Le ultime Intese, che seguono quelle del 2007, 2008 e 2010, si iscrivono dunque nel più ampio quadro degli interventi avviati in questi anni dal Dipartimento a favore dei servizi per la prima infanzia e delle famiglie.

Nelle stesse intese vengono comprese azioni specifiche a favore a sostegno della persona anziana sia in famiglia che nella società, ricorrendo peraltro nello stesso 2012 l'Anno europeo dell'invecchiamento attivo: il supporto alla permanenza della persona anziana presso il proprio domicilio, la partecipazione degli anziani alla società e l'invito ad una vita indipendente e sana, la promozione del rapporto tra le generazioni attraverso la solidarietà, il dialogo e la trasmissione delle esperienze ed i progetti per il superamento del divario digitale.

Tali finalità vengono perseguite dalle Regioni con la approvazione di specifici programmi regionali di intervento, in accordo con le autonomie locali. E' previsto il monitoraggio sulla realizzazione degli interventi, affidato a un gruppo paritetico.

Quanto alla procedura per l'erogazione dei finanziamenti, l'Intesa del 2 febbraio prevede che le risorse siano trasferite, in unica soluzione, alle Regioni a seguito di specifica richiesta, nella quale sono indicate le azioni da realizzare.

L'intesa del 19 aprile 2012 prevede, invece, che le risorse siano erogate in due tranches, rispettivamente del 60% e del 40%, a seguito della sottoscrizione di accordi attuativi tra il Dipartimento per le politiche della famiglia e le singole Regioni e previa approvazione di specifici programmi regionali di intervento e relativo assenso dell'Anci.

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